Cosa vedere a Mantova nel weekend

piazza sordello mantova

Trascorrere un weekend a Mantova significa tuffarsi alla scoperta di una realtà antichissima che affonda le origini nell’età etrusca.

Inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, nel 2016 Mantova è stata insignita dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo del titolo di capitale italiana della cultura. Una città decisamente a misura d’uomo ma anche di ciclista, caratterizzata dalla ricchezza del suo patrimonio culturale e monumentale.

Cosa vedere a Mantova

Mantova ha raggiunto il suo massimo splendore durante la lunga dominazione della signoria dei Gonzaga. Simbolo di quel periodo è il Palazzo Ducale, reggia maestosa e simbolo del Rinascimento italiano che racchiude, in 35mila metri quadrati, circa 500 tra sale e stanze con numerose piazze, cortili e giardini interni.
Celebre la Camera degli Sposi, collocata nel torrione nord-est del Castello di San Giorgio di Mantova, uno dei monumenti più rappresentativi della città, per il ciclo di affreschi che ricopre le sue pareti. Il capolavoro di Andrea Mantegna è stato realizzato tra il 1465 e il 1474. Caratteristico l’oculo al centro del soffitto, abbracciato da una ghirlanda circolare e primo esempio di dipinto ad utilizzare la prospettiva verticale per creare un vero e proprio illusionismo pittorico.

palazzo te mantova

Un altro grande simbolo della città è Palazzo Te, realizzato da Giulio Romano tra il 1525 e il 1535. All’interno vi sono la Sala dei Giganti, quella di Amore e Psiche e quella dei Cavalli. Prima di arrivare a Palazzo Te, tappa d’obbligo è la Casa del Mantegna. L’edificio, con cortile circolare, fu costruito appunto da Andrea Mantegna su un terreno donatogli dal marchese Ludovico Gonzaga, una sorta di premio e di ringraziamento per gli affreschi della Camera degli Sposi. Oggi qui si tengono esposizioni temporanee, oltre ad essere la sede ufficiale del settore culturale della Provincia di Mantova.

Non può mancare una visita al Duomo, chiamato anche Cattedrale di San Pietro, nella centralissima Piazza Sordello – oggi il Duomo presenta esteriormente tracce di diversi stili architettonici, come testimonianza di un lungo e affascinante passato storico – e alla chiesa di Sant’Andrea dove sarebbero stati custoditi due reliquiari con il sangue di Cristo.

Piazza delle Erbe ospita il Palazzo della Ragione e i suoi affreschi; accanto l’edificio vi è la celebre Torre dell’Orologio con il Museo del Tempo e un’esposizione di oggetti e ingranaggi come lancette e pendoli.

A pochi passi da piazza Sordello sorge il Teatro Scientifico del Bibiena che nel 1770, giusto un mese dopo l’inaugurazione, ospitò l’esibizione di Wolfgang Amadeus Mozart, allora appena 14enne.

Dopo gli splendori dei Gonzaga, Mantova ha conosciuto un altro importante periodo di fervore artistico nel Settecento, ovvero negli anni dell’imperatrice Maria Teresa. Tra le testimonianze di quei tempi, il Palazzo Vescovile e il Palazzo d’Arco.

Cosa fare a Mantova

Un luogo magico: è questo il panorama dal ponte di San Giorgio con il profilo della città che si specchia nelle acque dei tre laghi formati dal Mincio che la circondano.

Tanti i percorsi ciclabili da percorrere, come la ciclabile che costeggia le rive dei laghi attorno alla città, passando per Porta Mulina e Borgo Angeli e proseguendo lungo il Mincio sulla via che unisce il lago di Garda a Mantova.

La città è ricca anche dal punto di vista enogastronomico. Accomodarsi ai ristoranti del posto significa assaggiare senza ombra di dubbio la zucca, protagonista di molti piatti tipici a partire dai tortelli, insieme alla torta sbrisolona, preparazione friabile a base di farina che, nei secoli, è stata arricchita da vari ingredienti come spezie e mandorle.

Dal 1997, inoltre, si tiene ogni anno il Festivaletteratura, appuntamento all’insegna del divertimento culturale tra incontri, laboratori, percorsi tematici, concerti e spettacoli e che accoglie edizione dopo edizione narratori e poeti di fama internazionale oltre ad artisti e scienziati provenienti da tutto il mondo.

Dove dormire a Mantova

Per chi è alla ricerca di un agriturismo a Mantova, a due passi dalla città sorge l’Agriturismo Corte San Girolamo, all’interno del Parco del Mincio, intorno ad un mulino del XVIII secolo. Qui, fino alla metà del ‘700, vi era un monastero dell’ordine di San Girolamo con un chiostro ed una chiesa a tre navate. Il monastero fu fondato nel 1420 da Guido Gonzaga, canonico della Cattedrale.

corte san girolamo mantova

L’azienda agricola dell’Agriturismo San Girolamo confina col Lago Superiore di Mantova e si trova su una pista ciclabile che da una parte arriva alla città dopo 2,5 chilometri e dall’altra si snoda per una quarantina di chilometri lungo gli argini del Mincio fino a Peschiera sul lago di Garda.

L’agriturismo, immerso nel verde, è inserito in un contesto naturalistico emozionante. I protagonisti della vita animale in questo territorio sono gli uccelli, presenti con molte specie legate soprattutto all’ambiente acquatico e palustre. Frequente, ad esempio, la presenza della Cicogna bianca.

agriturismo mantova

Lo staff dell’Agriturismo Corte San Girolamo di Mantova parla sia la lingua inglese che francese e offre un servizio altamente cordiale e di qualità.

Per gli ospiti, stanze doppie con bagno di cui numerose sono senza barriere architettoniche, tutte situate al piano terra e immerse nel grande parco che circonda l’agriturismo. Le sistemazioni, decorate in stile rustico, includono servizio di bed & breakfast, pernottamento e prima colazione.

camera

Gli ambienti sono caratterizzati da atmosfere rilassanti, scandite da silenzio e ritmi lenti che aiutano ad allontanare lo stress quotidiano e a vivere una vacanza unica. Nelle stanze dell’agriturismo, inoltre, gli animali domestici sono i benvenuti.

A disposizione di tutti i clienti, numerosi servizi accessori come il deposito bagagli, un’area fumatori, una sala conferenze, il noleggio biciclette, il parcheggio gratuito e il wi-fi gratuito.

All’interno dell’agriturismo, poi, vi è una presenza speciale. Nel 2012, infatti, è stato piantato l’Albero della Pace, il kaki di Nagasaki, una delle 12 piante sopravvissute all’esplosione atomica da Nagasaki del 1945.
L’Azienda Agrituristica Corte San Girolamo di Mantova oggi coltiva mais, soia, frumento ed erba medica e nei suoi campi ospita un centinaio di alberi da frutto di vario genere.