Cosa vedere in Emilia Romagna: 5 posti da non perdere

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Scopri cosa vedere in Emilia Romagna, la regione italiana del divertimento. Ogni estate le spiagge della riviera si riempiono di turisti che possono contare su una vasta gamma di strutture turistiche che offrono ogni tipo di servizio, all’interno di cittadine dove ci sono locali, discoteche e bar sulla spiaggia che organizzano serate di ogni tipo.

Ma non solo: chi vuole organizzare un weekend in Emilia Romagna può girare in moto lungo percorsi attraverso valichi, borghi e l’Appennino, lungo castelli medievali e borghi ricchi di storia. I luoghi da visitare in Emilia Romagna sono tantissimi, eccone alcuni imperdibili.

1. Tra i portici di Bologna

Il capoluogo dell’Emilia Romagna è una città piacevole da visitare, organizzata, ricca di cultura e storia, ma anche divertimento e buon cibo. Ospita la più antica università del mondo occidentale, la cui fondazione risale addirittura al 1088, mentre la Sala Borsa dell’ottocento oggi ospita una delle più belle biblioteche multimediali d’Italia.

torri asinelli

Uno dei simboli di Bologna sono le torri costruite tra la fine dell’XI e la prima metà del XIII secolo. All’epoca della loro costruzione la città contava più di 100 torri, oggi ne rimangono solo 20 e le più conosciute sono proprio la Torre degli Asinelli e quella della Garisenda, ovvero le Due Torri, poste l’una accanto all’altra nel cuore della città.

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I portici che attraversano Bologna si articolano per 40 km e proprio per la loro bellezza e storicità sono stati candidati a patrimonio Unesco. In centro si trova la fontana del Nettuno, una statua in bronzo alta ben 3,20 metri.

In città ci sono moltissime trattorie tipiche che propongono il Tortellino, che ricorda l’ombelico di Venere, tradizione sancita da un poemetto dell’800 di Giuseppe Ceri: Marte, Bacco e Venere si fermarono per riposare in una locanda di Castelfranco e l’oste, conquistato dalla bellezza della divinità femminile, ne riprodusse l’ombelico con la sfoglia che stava preparando. Bologna è famosa anche per i suoi salumi, come la Mortadella Bologna IGP.

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Come arrivare a Bologna

In auto: la città è al bivio della A1, A14 e A13, in pratica è possibile arrivare da tutta Italia.

In treno: a Bologna Centrale fermano i treni veloci di Frecciarossa e Italo, oltre a Intercity e regionali.

In aereo: l’aeroporto di Bologna è il Guglielmo Marconi International Airport da cui parte una linea di Aerobus verso la città.

2. Il divertimento in riviera romagnola

La riviera è famosa in tutta Italia per la vasta gamma di locali che ogni estate sono presi d’assalto dai turisti che qui possono contare su strutture turistiche attrezzate per qualsiasi evenienza. Tra le cose da vedere in Emilia Romagna ci sono Rimini e Riccione in testa, i due paesi sono confinanti, al punto che solo un cartello indica quando finisce una e comincia l’altra.

spiaggia rimini

A Riccione c’è una Spiaggia del benessere, l’unica della città con piscina idromassaggi e percorsi vascolari con acqua termale di Riccione Terme.

A Rimini nasce la via Emilia: qui oltre alle spiagge attrezzate si trovano il Teatro inaugurato da Giuseppe Verdi e un anfiteatro romano eretto nel II secolo dopo Cristo.

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Lungo la costa, prima delle due città, si trova Milano Marittima, una città molto giovane nata da una frazione di Cervia e diventata comune agli inizi del 900; si prosegue poi con Cesenatico, la preferita da tedeschi e russi, seguita da Bellaria un paese dove il divertimento si unisce a vivibilità per le famiglie grazie a parchi, oasi pedonali, relax e natura.

Come arrivare in riviera romagnola

In auto: tutte le città della riviera si trovano in corrispondenza di uscite lungo la A14 ma qui confluiscono anche la A21 Torino-Piacenza e la A22 del Brennero.

In treno: regionali e Intercity si fermano lungo tutta la costa.

In aereo: dall’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, partono navette Shuttle Rimini-Bologna.

3. Gita in Val Trebbia

La Val Trebbia è un territorio molto vasto attraversato dal fiume Trebbia che va a incastrarsi in profonde gole che formano anse alternate a laghetti, dove d’estate in molti approfittano per fare un bagno fresco e prendere il sole.

val trebbia

In tutta la valle ci sono più di un decina di borghi molto belli come Bobbio, in provincia di Piacenza, un bellissimo paese lungo il fiume il cui suo simbolo è l’Abbazia di San Colombano fondata nel 614. Qui c’è anche il famoso Castello Malaspina e non è l’unico nella valle. Meritano il Castello di Calendasco, luogo di transito lungo la Via Francigena, e il Castello di Rivalta dove nel III sec a.C. l’esercito romano si scontrò con quello cartaginese comandato da Annibale.

Come arrivare in Val Trebbia

In auto: da nord o da sud, bisogna percorrere la A1 con uscita Piacenza Sud.

In treno: la stazione di Piacenza è il punto di riferimento per chi vuole raggiungere la Val Trebbia.

4. Visitare Forlì, museo a cielo aperto

Forlì ospita una delle piazze più grandi d’Italia, Piazza Saffi e la torre campanaria tra le più alte d’Italia all’interno di una basilica dalle antichissime origini. Tuttavia il simbolo di questa città viva e fiorente è il Palazzo Comunale, un imponente edificio storico già Palazzo della Signoria e del Governo, nonché sede del legato pontificio.

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Se stiamo cercando cosa vedere in Emilia Romagna non dobbiamo perdere la Rocca di Ravaldino, uno dei luoghi più importanti nel Medioevo per la difesa della città. Nel secolo scorso, tra le sue mura, è stato costruito l’attuale carcere.

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A Forlì ci sono negozi, ristoranti e bar sempre aperti e ogni lunedì si anima con un bellissimo mercato dove si trovano prodotti tipici e articoli fatti a mano da attività locali.

Come arrivare a Forlì

In auto: dalla A14 bisogna uscire a Forlì.

In treno: la stazione ferroviaria di Forlì è raggiunta da treni Intercity e regionali che partono da Bologna, dove si può arrivare con i treni veloci.

5. Il paese medievale di Grazzano Visconti

Grazzano Visconti è un piccolo paese medievale in provincia di Piacenza dove periodicamente vengono organizzate feste a tema, con tanto di costumi e ricostruzioni storiche.

grazzano visconti

Le sue origini risalgono al lontano 1141 ma è solo nei primi del 1900 che venne ricostruito da Giuseppe Visconti che decise di trasformare le case coloniche rimaste nel borgo in dimore medievali. Da allora sono stati aperti laboratori e botteghe artigiane che hanno reso il piccolo borgo un luogo turistico. In mezzo al paese si trova un bellissimo castello, che purtroppo non si può visitare in quanto riservato ad eventi privati.

Come arrivare a Grazzano Visconti

In auto: dall’Autostrada A1 l’uscita è Piacenza Sud da dove si deve imboccare la Strada Provinciale 654 Valnure – Bettola – Grazzano Visconti.

In treno: la stazione di riferimento è quella di Piacenza, da cui parte un bus in direzione ”Carmiano Paese”.

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