Weekend a Trieste: cosa vedere e dove andare

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Situata all’estremo limite orientale italiano, nel golfo che si estende dalla laguna di Grado al promontorio istriano, Trieste è una città magica, ricca di bellezza e di poesia. La sua posizione particolare, tra il mare e le colline carsiche, e l’incrocio di culture che ne hanno caratterizzata la storia, la colmano ancora oggi di un’atmosfera incomparabile, avvolgente e suggestiva.

Per lungo tempo parte del Regno Austroungarico, dopo la seconda guerra mondiale Trieste rimase inclusa, per alcuni anni, all’ex Jugoslavia, per poi tornare italiana solo nel 1954. Un mix di appartenenze e tradizioni che si manifestano tuttora sia negli aspetti estetici e architettonici sia, in parte, nelle consuetudini locali.

Cosa vedere a Trieste

Visitare Trieste è un’esperienza piacevole in tutti i mesi dell’anno: nonostante il suo fascino intenso, la città non è inserita negli itinerari del turismo di massa, escludendo il rischio di ritrovarsi in ambienti caotici e affollati.

Semplicemente camminando per le strade di Trieste è possibile cogliere tutti quegli aspetti che la rendono straordinaria: dal porto e dal lungomare in pochi chilometri si passa ai magnifici palazzi in stile asburgico, ai vicoli della città vecchia, fino alla campagna e ai vigneti delle regioni carsiche.

Scoprire Trieste è come attraversare secoli di storia, arte e letteratura: la città di Italo Svevo e di Umberto Saba, amata anche da Joyce, offre un itinerario emozionante tra le sue strade e nei dintorni: dai caffè letterari al lungomare di Barcola, dal Castello di Miramare alla frazione di Opicina, situata sul confine sloveno.

Piazza Unità d’Italia e il Molo Audace

Chiunque sia appena arrivato a Trieste non può evitare di rimanere colpito da piazza Unità d’Italia, con lo storico Caffè degli Specchi, circondata dai suoi splendidi palazzi e rivolta direttamente verso il mare.

Sul lungomare, quasi di fronte alla piazza, il Molo Audace offre ai visitatori di Trieste una passeggiata di circa 250 metri tra le acque del golfo, con un panorama eccezionale sia verso il mare aperto, sia verso la città, che appare in tutta la sua bellezza: dal centro storico alle verdi colline che la sovrastano. Simbolo di Trieste, il Molo mostra alla suo limite estremo una rosa dei venti scolpita in bronzo, a ricordare l’ingresso in città del cacciatorpediniere Audace, alla fine della prima guerra mondiale.

Il Castello di Miramare e il lungomare di Barcola

Percorrendo il lungomare di Barcola, a circa 7 Km di distanza dal centro di Trieste, si trova il Castello di Miramare, un vero gioiello in pietra bianca edificato su un piccolo promontorio a strapiombo sul mare. Realizzato a metà Ottocento su progetto di Carl Junker per volere dell’Arciduca Massimiliano d’Austria, il castello è caratterizzato dallo stile dell’epoca: un’armoniosa fusione di dettagli classici, gotici e rinascimentali, circondato da un giardino dall’atmosfera mediterranea, digradante verso il mare.

Capolavoro di armonia tra arte e natura, il Castello di Miramare di Trieste è suddiviso all’interno in una ventina di stanze, rimaste invariate dall’epoca in cui erano abitate da Massimiliano e dalla moglie Carlotta. Si raggiunge con le autolinee locali, o con una bella passeggiata sul mare, impreziosita da un panorama straordinario, e può essere visitato.

Il Canal Grande e i suoi palazzi

Per chi arriva dalla stazione ferroviaria di Trieste, seguendo le Rive in direzione del centro cittadino, poco prima di piazza Unità compare il Canal Grande triestino, un canale navigabile realizzato nel Settecento e in seguito parzialmente interrato, che termina in corrispondenza della chiesa di Sant’Antonio Nuovo.

Ai lati del Canale, che ogni sera al tramonto regala una vista spettacolare, si trovano alcune tra le più significative opere di architettura di Trieste: Palazzo Gopcevich, dal caratteristico intonaco bianco e rosso e sede del Museo Teatrale Schmidl, l’antico Caffè Stella Polare e il tempio serbo ortodosso di San Spiridione. Sul Ponte Rosso, che attraversa il canale circa a metà lunghezza, si incontra la statua di James Joyce, cittadino di Trieste per lungo tempo.

Il Colle di San Giusto, la Cattedrale e il Castello

Sul colle di San Giusto, che domina la città, merita una visita il cinquecentesco Castello di Trieste, di cui si possono visitare gli interni, finemente decorati da dipinti e sculture. Lungo i camminamenti di ronda del secondo piano, la magnifica Armeria offre un percorso espositivo dedicato all’evoluzione delle armi tra il Medioevo e il tardo Ottocento: dalle alabarde alle armi bianche, dalle balestre alle armi da fuoco di epoca moderna.

La basilica di San Giusto, dedicata al patrono di Trieste, di epoca trecentesca, deriva dalla fusione di due edifici precedenti risalenti al X secolo: la chiesa di Santa Maria e l’antica chiesa di San Giusto. Internamente, la Cattedrale dispone di cinque navate, con un grande rosone sulla facciata, ricca di affreschi di epoca medievale e mosaici.

Il Teatro Romano, il Teatro Verdi e la Galleria di Arte Moderna

Scendendo dal Colle di San Giusto, prima di Piazza Unità, si incontrano i resti del Teatro Romano di Trieste, costruito su ordine di Traiano e, per quanto non più integro, ancora utilizzato per alcuni spettacoli all’aperto.

A pochi passi da Piazza Unità, nell’omonima piazza sorge il Teatro Lirico Giuseppe Verdi, i cui spazi interni, riccamente decorati, sono opera di Gianantonio Selva, progettista anche del teatro veneziano La Fenice. Durante un soggiorno, anche breve, a Trieste, se la stagione teatrale è in corso si consiglia di assistere ad uno spettacolo lirico, non solo per la maestria delle rappresentazioni ma anche per l’atmosfera tipica di questo splendido teatro storico italiano.

Gli appassionati di arte moderna non possono certo dimenticare di visitare il Museo Revoltella di Trieste, una magnifica galleria d’arte ospitata da un complesso di tre palazzi collegati da una scalinata interna. Oltre agli arredi d’epoca appartenuti al barone Pasquale Revoltella, rimasti intatti, il museo ospita una straordinaria collezione di opere d’arte dei maggiori artisti del Novecento, da Morandi a De Nittis, da Hayez a Fontana.

L’atmosfera asburgica del bagno Lanterna

Se la stagione lo permette, è d’obbligo trascorrere qualche ora sulla spiaggia del Bagno Lanterna, dominata dal vecchio faro, l’ultimo impianto balneare di epoca asburgica che ha mantenute intatte le caratteristiche originali: la spiaggia, costituita da ghiaia sottile, è tuttora suddivisa in due settori distinti per uomini e per donne con bambini, separati da un muro alto circa tre metri, che permette ai bagnanti di incontrarsi solo in mare. È molto frequentata, soprattutto dai triestini.

Opicina e l’antica tramvia che sale verso il Carso

Prima di lasciare Trieste è impossibile perdersi Opicina, la frazione più alta e orientale della città, situata presso il confine con la Slovenia. Per raggiungerla, si raccomanda di utilizzare l’antica linea tramviaria, risalente al 1902, con la vecchia carrozza che si arrampica lungo una ripida salita, tra il verde delle colline carsiche e l’eccezionale panorama del golfo. Scendendo alla fermata dell’Obelisco, è possibile seguire un suggestivo sentiero pedonale di un paio di chilometri, interamente esposto sul mare.

Un punto di riferimento per raggiungere l’Istria

Visitare Trieste può essere anche l’occasione giusta per proseguire il proprio viaggio verso il promontorio istriano, dalla frazione di Muggia, situata di fronte al porto di Trieste, fino a Capodistria per poi scendere lungo la costa verso Pola e le isole croate.