Quando si parla della Sicilia, si apre un capitolo all’insegna della meraviglia della natura, delle bellezze artistiche e della buona cucina. Non è un caso, infatti, che si tratti di una delle località italiane più apprezzate per le vacanze dai turisti internazionali.
Quando la si chiama in causa, è possibile citare l’esistenza di numerosi itinerari famosi. Sono bellissimi, su questo non c’è dubbio, ma non sono gli unici. Esistono, infatti, numerosi luoghi insoliti che meritano di essere scoperti.
Quali sono? Vediamone assieme alcuni nelle prossime righe.
1. Orecchio di Dionisio
Questo luogo non tanto conosciuto della Sicilia, il cui nome è un omaggio al dio del vino, è una grotta artificiale. Caratterizzata da una profondità di poco più di 65 metri, si trova nel Parco Archeologico della Neapolis, a Siracusa.
Il parco è famoso anche per un altro motivo. Quale di preciso? La presenza di cave di pietra conosciute come latomie.
Tornando alla grotta, ricordiamo una curiosità interessante: il suo nome è stato scelto da Caravaggio.
2. Saline di Trapani
La Riserva Naturale Orientata Saline di Trapani e Paceco è un altro luogo che vale la pena visitare se si ha intenzione di scoprire quella Sicilia un po’ nascosta, lontana dai circuiti turistici di massa.
Istituita ufficialmente nel 1995, la riserva è, rispetto ad altre affini in Italia, a dir poco atipica. Le saline, infatti, sono di proprietà privata e, soprattutto, sono ancora in funzione.
Fare l’esperienza delle saline Trapani visita guidata vuol dire scoprire un’area caratterizzata da un’estensione complessiva di circa 1000 ettari. Un aspetto di indubbio fascino è la presenza, nei confini della riserva, di diverse specie vegetali rare, alcune delle quali sono state ufficialmente dichiarate a rischio di estinzione.
Nell’elenco spicca il cosiddetto fungo di Malta. Questa pianta infestante in Sicilia può essere ammirata, oltre che nell’area oggetto di questo paragrafo, anche nei pressi di Marsala.
Nel resto d’Italia, invece, è possibile trovarla in piccole aree costiere in Sardegna e in Basilicata.
3. Grotte di Scurati
Rimaniamo sempre nella zona del trapanese per parlare delle grotte di Scurati, situate nel Comune di Custonaci. Antico insediamento dell’epoca preistorica, sono caratterizzate dalla presenza, al loro interno, di un piccolo e suggestivo borgo. Quest’ultimo è stato abitato dal 1820 fino a circa la metà del XX secolo.
Le grotte di Scurati sono diverse. La più famosa e importante è indubbiamente la Grotta Mangiapane. Viene chiamata in causa anche con l’appellativo di Grotta degli Uffizi. Il motivo? La presenza, al suo interno, di incisioni che risalgono al Paleolitico.
Il suo nome è legato al cognome della famiglia che l’ha abitata fino agli anni ‘50 del secolo scorso. I Mangiapane sono noti nella zona anche per il fatto di aver prodotto, per lungo tempo, una buonissima ricotta.
4. Mulini a vento di Mozia
Anche per questa quarta meraviglia nascosta della Sicilia rimaniamo nella zona di Trapani. Siamo, per la precisione, nella Laguna di Stagnone e nella località di Mozia, piccola isola nota per essere stata abitata dai Fenici in tempi antichi.
L’attrazione principale che la caratterizza sono i mulini a vento, realizzati con uno stile architettonico affine a quello dei “cugini” olandesi. Li si può ammirare sulle coste dell’isola.
5. Catania sotterranea
Le città sotterranee, molto spesso, sono luoghi che nascondono meraviglie e misteri. A dimostrarlo ci pensano i casi di numerosi centri urbani in Italia, tra cui Catania. Fare una visita guidata nella Catania sotterranea vuol dire lasciarsi incantare da gallerie, suggestive necropoli, chiese antiche e complessi termali risalenti al periodo della civiltà romana.
A rendere il tutto ancora più suggestivo, ci pensa pure la presenza di corsi d’acqua sotterranei.
Sì, si tratta di una vera e propria città sotterranea, parte della storia di un centro urbano che, nei secoli, è riuscito a risorgere dal dramma di terremoti ed eruzioni.