Il nostro viaggio tra le terme in Sicilia ha numerose tappe, in un ideale circuito del benessere che tocca località della costa e dell’entroterra. L’obiettivo? Individuare e visitare tutte le località termali dell’isola, per un bagno rigenerante o un contatto diretto con la cultura e le tradizioni del luogo.
Nell’antica Trinacria, crocevia di culture ed oggi ambita meta turistica, è possibile ritrovare il proprio benessere tra rinomati stabilimenti termali Siciliani e piccole sorgenti nascoste nel verde, sfruttando le mille proprietà delle acque solforose.
Guida alle Terme in Sicilia
Le Terme di Vigliatore. Entrando in Sicilia dallo stretto di Messina, seguiamo il frastagliato profilo della costa nord raggiungendo Vigliatore, poco oltre Barcellona Pozzo di Gotto.
Le acque sulfuree delle Terme di Vigliatore erano apprezzate già dagli antichi Romani, che usavano bagnarsi alla Fons Veneris. Oggi lo stabilimento è molto frequentato per le sue acque acque termo-minerali-sulfuree bicarbonato-alcaliniche, benefiche per un’ampia gamma di patologie. A pochi km da Vigliatore sono le incantevoli spiagge di Tindari, con la pittoresca laguna dominata dal Santuario della Madonna Nera.
Le Terme siciliane sulle Isole del Fuoco. Le Isole Eolie, ben visibili dalla costa, hanno anch’esse delle sorgenti termali. È necessario imbarcarsi a Milazzo per raggiungere Lipari (terme di San Calogero – attualmente in ristrutturazione) o Vulcano, con le sue suggestive pozze sulfuree a cielo aperto ed i benefici fanghi.
Un bagno nell’area termale di Vulcano è un’esperienza davvero suggestiva e rigenerante, anche per la natura severa ed arida del paesaggio isolano. Potremo bagnarci presso la “Pozza”, una piscina naturale di fango argilloso ricco di zolfo; oppure entrare in mare nel tratto di “mare caldo”, sfruttando le numerose fumarole sottomarine a mò di idromassaggio.
Sorgenti termali in montagna. Ritornati lungo la costa nord, ne seguiamo il profilo per oltre un’ora d’auto, deviando verso l’entroterra ed i suoi graziosi borghi. Per raggiungere Geraci Siculo, comune ai piedi delle Madonie, bisogna percorrere decine di km su tortuose strade di montagna, in una successione ininterrotta di magnifici panorami.
Le terme di Geraci Siculo si trovano a circa 1000 metri d’altezza, e sfruttano sorgenti di acque oligominerali particolarmente benefiche per chi soffre di calcolosi renale. A Geraci manca uno stabilimento termale a tutti gli effetti, ma è possibile rifornirsi dell’ottima acqua potabile o acquistarne qualche bottiglia.
Altra località termale dell’entroterra è Sclafani Bagni, le cui terme (acque termali a 36°) erano apprezzate per la salutare acqua termo-solfo-salso-bromo-iodica. Lo stabilimento di Sclafani Bagni è nato nel 1847 ed è strutturato come un antico baglio, attualmente in stato di semi-abbandono.
Da Termini Imerese a Palermo. Ritorniamo sulla costa, oramai prossimi a Palermo. Dopo una visita a Cefalù, pittoresco borgo marinaro con un’incantevole Cattedrale, raggiungiamo le Terme di Termini Imerese, antica Himera greca, da secoli famosa per le sue sorgenti termali.
Presso il Grand Hotel delle Terme, vista mare, potremo godere dei benefici delle acque termali salso-bromo-iodiche, con fango-balneo terapia, inalazioni, grotta termale, vasculopatia e balneoterapia.
Chiudiamo la prima parte del nostro tour con una visita a Palermo, metropoli dove confluiscono stili architettonici, antiche tradizioni e moderne vocazioni in un caleidoscopio di motivi dall’inconfondibile fascino. Priva di una tradizione termale o di sorgenti termali, la città è ricca tuttavia di SPA e centri benessere.
Le terme di Calatafimi e Segesta. Lasciata Palermo, seguiamo il profilo costiero lungo l’A29, superando la piccola Isola delle Femmine, Punta Raisi e Partinico.
Prima tappa Calatafimi Gorga, in piena campagna nei pressi della stazione ferroviaria di Alcamo. Questo piccolo stabilimento termale sfrutta acque minerali ipertermali alcalino-solfuree, che sgorgano a 51° in corrispondenza del fiume Caldo. I trattamenti e le cure termali includono fangoterapia, balneoterapia, insufflazioni endotimpaniche, stufe naturali e saune.
Non molto distanti sono le Terme di Segesta, il cui stabilimento sorge circa 1 km ad ovest lungo lo stesso fiume. È anche possibile usufruire delle sorgenti termali gratuitamente, bagnandosi in una pozza solforosa ai piedi di una roccia.
Prima di lasciare Segesta visitiamo il maestoso Tempio Greco, retaggio dell’antica colonia di Segesta e meta tradizionale del Grand Tour.
Dall’Acqua Pia alle Terme di Sciacca. Imboccando l’A29, servono ancora molti km per raggiungere Montevago, località dell’entroterra presso la quale è un noto stabilimento termale.
Le Terme di Montevago (o Terme Acqua Pia), si trovano in provincia di Agrigento ed offrono un’ampia gamma di trattamenti, pacchetti benessere e offerte speciali. Qui, secondo la leggenda, i pastori del Belice Corinzia e Cinzio compirono un rito omaggiando Venere, che li tramutò in una ninfa ed un fauno. E qui ci si può bagnare nelle piscine naturali con acqua caldissima (38°) anche nel cuore dell’inverno.
Pochi minuti d’auto e siamo nella bella Sciacca, sede di un rinomato hotel con stabilimento termale (acqua sulfurea, salsobromoiodica, bicarbonato-alcalina ed altre). Nelle vicinanze si trovano le celebri Stufe di San Calogero, grotte carsiche che si aprono sul monte Kronio ricche di vapori caldi benefici, anche se difficilmente accessibili.
Lungo la costa sud possiamo sostare sulle belle spiagge di Eraclea Minoa, per bagnarci con i suoi fanghi naturali e godere di un magnifico paesaggio. Oppure, qualche km più a sud, immergerci nel bianco marna della Scala dei Turchi, formazione rocciosa tra le più incantevoli e caratteristiche di Sicilia.
Stabilimenti termali sulla Costa Est. Lasciato l’agrigentino, magari con una visita alla Valle dei Templi, raggiungiamo in un paio d’ore Catania ed i suoi immediati dintorni. Toccate le falde dell’Etna siamo ad Acireale, sede delle omonime terme (acque sulfuree provenienti dal vulcano).
Sempre lungo la costa, risalendo verso Messina, è la località di Ali Terme, dove si trovano due stabilimenti: le Terme di Alì Granata (Granata Cassibile) e le Terme di Marino (sorgenti di solfurea salso-bromo-iodica a 39,5 e 46,5°).
Le terme di Pantelleria. Anche la bella Pantelleria, a circa 70 km dalle coste dell’Africa, custodisce le sue sorgenti termali, tra specchi d’acqua, pozze naturali e antri dove sgorgano benefici vapori.
Lungo il perimetro costiero, ad esempio, sono diverse sorgenti termali di facile accesso: a Cala Gadir (vasche termali – 39-50°), ma anche a Cala Nicà o nei pressi della Grotta di Sateria. A Benikulà, invece, si può raggiungere una grotta dove i vapori emergenti consentono di fare una sauna tutta naturale.
Non può mancare una passeggiata lungo lo splendido Specchio di Venere, lago dal blu intenso che nasconde, sul lato ovest, una piccola sorgente sulfurea.
AVVERTENZA: L’intero itinerario è molto lungo, anche in automobile, ma vuole essere uno spunto per chi progetta la propria vacanza con la priorità del ben-essere, che si tratti di soggiornare in un noto stabilimento termale o bagnarsi in piccole pozze solforose nel mezzo di un fitto canneto.