Il profilo inconfondibile dello Sciliar è tra le cartoline più famose delle Dolomiti. Scopriamo Fiè allo Sciliar, Castelrotto, Tires e i magnifici scenari del Parco naturale dello Sciliar.
La sagoma dello Sciliar è tra le più inconfondibili del Trentino Alto Adige. Questo bel massiccio montuoso, situato tra le province di Bolzano e Trento, offre meravigliosi panorami e uno sguardo a 360° sui Monti Pallidi, nel cuore delle Dolomiti più suggestive.
Subito ad est dello Sciliar sono i verdi prati dell’Alpe di Siusi, la cui parte orientale rientra nel territorio del Parco Naturale dello Sciliar.
I SENTIERI. Lo Sciliar e l’Alpe di Siusi consentono di effettuare magnifiche escursioni, in ambiente panoramico e solenne attraverso sentieri ben tenuti. Due strutture, il rifugio Bolzano ed il Rifugio Alpe di Tires, offrono inoltre ospitalità e pasti caldi.
Si può raggiungere a piedi il Monte Petz (2563 metri), vetta più alta dello Sciliar, o attraversare le ampie praterie dell’Alpe di Siusi in cerca di scorci sul Catinaccio e il Sassolungo, fino a scorgere il Sella e la Marmolada.
L’area offre tante attrazioni anche agli appassionati di sport invernali, con ricettività all’avanguardia e ben due scuole di sci.
I PAESI. Fiè allo Sciliar è un paese di circa 3500 abitanti, a circa 30 minuti d’auto da Bolzano.
Caratterizzato da architetture tipicamente alpine, vanta numerose località d’interesse tra cui il bel Castel Prèsule e la chiesa di S.Maria Assunta, con un notevole Crocifisso romanico. A pochi minuti dall’abitato è il bel laghetto di Fiè, dominato dalla mole severa del massiccio dello Sciliar.
Proseguendo lungo la SP24 si incontrano piccole frazioni sino a Siusi, frazione del comune di Castelrotto ricca di belle chiese. Pochi minuti ancora e si raggiunge Castelrotto, cui attrazione pià caratteristica sono i ruderi di Castelvecchio. Nella frazione San Vigilio si possono visitare antiche costruzioni come il mulino Malenger, in funzione da oltre 500 anni.
In direzione opposta, a sud di Castelrotto, è invece Tires, minuscolo comune immerso in un incantevole paesaggio dolomitico.
