Non è affatto banale chiedersi cosa vedere a Roma: quando si arriva nella Città Eterna, conosciuta in tutto il mondo e ricca di arte, cultura e tesori di ogni genere, c’è solo l’imbarazzo della scelta. L’itinerario perfetto, però, prevede sicuramente due tappe che non possono mancare durante una visita a Roma: i Fori imperiali e il Colosseo.
Passeggiando dai Fori Imperiali fino al Colosseo
Una classica passeggiata ai Fori Imperiali, nel cuore di Roma, può partire dal Foro di Cesare dove il condottiero fece costruire una grande piazza a suo nome che fu inaugurata nel 46 a.C. e terminata poi da Augusto. Un vero e proprio simbolo di autocelebrazione, anche se la costruzione del Foro fu giustificata come un necessario ampliamento del Foro Romano.
Camminando lungo Via dei Fori Imperiali fino alla Basilica di Massenzio si può ammirare il Foro Imperiale di Augusto, seconda piazza monumentale in cui Ottaviano aveva promesso di costruire un tempio a Marte Ultore in occasione della battaglia di Filippi nel 42 a.C. Il pretesto per la costruzione di un altro Foro fu dato dalla crescita vertiginosa del numero dei processi.
Si continua verso il Teatro della Pace, costruito sotto l’imperatore Vespasiano e separata dal Foro di Augusto e da quello di Cesare da via dell’Argileto. E ancora, tappa al Foro di Nerva, detto anche Foro Transitorio. Fondatore fu Domiziano, ma assassinato nel 96 d. C. passò al suo successore, ossia Nerva.
Ultimo e più grande dei fori di Roma, il Foro di Traiano: costruito tra il 107 ed il 113 d.C., è un ampio complesso con i Mercati Traianei e la Colonna Traiana, monumento funerario dell’imperatore ed unico monumento di Roma perfettamente conservato. La sua costruzione fu motivata dalla necessità di aumentare gli spazi dedicati all’amministrazione della giustizia, ma anche per celebrare la vittoria sul popolo dei Daci che l’imperatore Traiano aveva sconfitto in due campagne militari.
Alla fine della passeggiata si giunge all’Anfiteatro Flavio, oggi conosciuto come Colosseo, costruito tra il 72 e l’80 d.C. dagli Imperatori Vespasiano, Tito e Domiziano. Il nome “Colosseo” giunse solo nel medioevo in quanto, si narra, nacque nei pressi della statua del “colosso” di Nerone che sorgeva proprio a pochi metri dall’anfiteatro.
Inserito nel 1980 nella lista dei Patrimoni dell’umanità dall’Unesco, in passato era usato per gli spettacoli di gladiatori e per manifestazioni pubbliche come spettacoli di caccia e rievocazioni di battaglie famose.
Dalla forma ellittica, è lungo 189 metri e largo 156 metri con una altezza di più di 48 metri. Noto per essere il più grande degli anfiteatri romani, il Colosseo ha 80 ingressi circa e, negli anni, è stato set di numerosi film oltre ad essere uno dei siti più visitati in Italia dai turisti che giungono da ogni parte del mondo.
Non tutti sanno, infine, che all’interno si trova la chiesa di Santa Maria della Pietà al Colosseo. Fondata tra il VI e il VII secolo, fu frequentata da numerosi santi. Due nomi su tutti: San Ignazio di Loyola e San Filippo Neri.
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